Risposte banali a domande universali: breve guida di orientamento sull’intreccio tra spiritualità e Mastercard
Se c’è una cosa che caratterizza l’Occidente è la spietata ricerca della felicità.
Raggiunta la sicurezza (tetto sulla testa, piatto sulla tavola, smartphone nella mano) si va a caccia di quel quid spirituale che ci permetta di rapportarci col divino, o in alternativa e più semplicemente, ottenere tutto quello che si vuole, ad esempio, trovare parcheggio a comando.*
Gli occidentali che iniziano ad interrogarsi sui grandi temi dell’esistenza, solitamente, tendono a scegliere tra due possibilità: uno psichiatra dalla dubbia moralità e in pieno deliro di onnipotenza oppure il santone indo-asiatico dal sorriso indulgente e occhiali da sole Montblanc.
*innocente riferimento al primo esercizio pratico “insegnato” nel Transurfing di Vadim Zeland.
1 Come posso raggiungere la felicità?
– Psichiatra (MI)*: Ama te stesso, prenditi cura di te e acquista la mia intera produzione editoriale, che ti insegnerà a farlo.
– Guru: Brutto narcisista demmerda (sorriso serafico) smettila di pensare solo a te e fai un po’ di volontariato (nel mio Ashram, a pagamento).
*indicazione geografica di genere
2 Esercizi per raggiungere serenità/illuminazione
– Psichiatra (MI): Adesso immagina una donna antica, sei tu (non fare obiezioni stupide, se ti dico che sei tu sei tu, maschio ignorante e misogino); smetti di pensare ai figli che ti odiano, al mobbing sul lavoro, alle truffe che subisci quotidianamente [tipo questa N.d.R]; immaginati in un giardino fiorito, immagina di camminare facendo svolazzare il tuo lungo abito bianco tra gli stand dei miei libri. Ora, apri gli occhi e acquista il mio nuovo audiocorso, sennò la dea piange.
– Guru: Ripeti fino alla nausea questo mantra* e fallo finché non svaniranno tutti i pensieri, trasformandoti, finalmente, in un automa ebete.
*Mantra che creerò io personalmente solo e soltanto per te, dopo averti analizzato approfonditamente attraverso quattro domandine e un colloquio di 6 minuti scarsi, in cambio di una lauta donazione (ogni riferimento alla Meditazione Trascendentale è puramente nelle vostre teste di cinici senza fede).
3 Ricerca del Partner
– Psichiatra (MI): Non cercare l’uomo perfetto cerca l’Eros! Oh cosa vuoi che importi all’amore, alla passione se quell’uomo è sposato? Devi capire che le tue resistenze, sono solo retaggi catto-borghesi! Ah, la moglie ti ha crepato di mazzate? Mh… Vedi, Jung avrebbe parlato di sincronicità, infatti, è appena uscito il mio corso on-line: “Come curare i lividi del corpo e dell’anima con bicarbonato e limone”.
– Guru: Ancora con questi attaccamenti da sottosviluppati spirituali? L’amore è solo di Dio e a Dio deve tornare. Vieni più tardi nel mio alloggio e ti mostrerò come esprimerlo, essendo io (ammicca) unico tramite della divinità dell’ammore (ammicca)…
4 Rapporto con i soldi
– Psichiatra (MI): L’ARGENT? Que volgaritè! Se sei povero non dovresti neanche stare qui, come ti è venuto in mente? Ma va’ a laurà, barbun!
– Guru: I soldi sono solo mera E N E R G I A. E cosa fa l’energia? Si trasforma, si muove, ma soprattutto, deve essere canalizzata! E se, come dite voi, miserabili e sterili occidentali, il tempo e denaro (accenna lievemente ma con soddisfazione al Rolex) beh, quanto pensate potrà ancora aspettarvi l’infinito? Firma il modulo che troverai nell’Ashram, dove ti verranno comunicati gli estremi per un bonifico purificante.
Leggi anche: Ma vale la pena essere brave persone?
5 Salute
– Psichiatra (MI): Vai dal medico; ecco il nome di un mio collega, fidati e non chiedere mai Mai MAI la ricevuta; la tua psiche ne risulterebbe irrimediabilmente danneggiata.
– Guru: Vai dal medico (ché sono già stato querelato per esercizio illegale della professione medica) ma prima visita lo shop on-line del mio Ashram, dove potrai trovare l’unico bracciale fatto con schegge di meteorite raccolte in una notte di luna crescente nel deserto del Gobi, miracolosamente pisciate dall’ultimo Dodo prima dell’estinzione.
Dopo un’attenta disamina, possiamo affermare che, apparentemente agli antipodi, queste due categorie hanno un unico comune denominatore: l’imperativo ACCATTATAVILLO!
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