Esistono due modi per celebrare il proprio compleanno. C’è chi lo festeggia e chi lo detesta. Poi ci sono io che inizio a perdermi nella mia mente in mille pensieri strani. Proprio durante uno degli ultimi compleanni ho iniziato a notare le tante similitudini che accumunano la vita vera al mondo dei videogiochi.
Ecco tutte le analogie che ho scovato:
1 Ogni anno che passa equivale ad un nuovo livello
I primi anni, come i primi livelli, servono per apprendere le regole e le dinamiche. Ogni anno ci sono delle missioni primarie e secondarie da portare a termine. Le prime sono di fondamentale importanza, delle seconde volendo se ne può fare a meno.
2 I primi livelli sembrano ostici, ma andando avanti la situazione peggiora
Iniziare a muoversi nel nuovo mondo sembra un’impresa non da poco, fortunatamente sopratutto nei primi livelli non si è da soli. Nella vita reale ci sono i tutori, nel videogioco il tutorial. Entrambi sono lì per mostrarti le nozioni di base sul come affrontare i livelli successivi. I problemi iniziano a sorgere quando le lezioni finiscono e devi incominciare a cavartela da solo.
3 All’inizio hai tante vite a disposizione e questo ti permette di fare cazzate senza pensarci troppo
Se sei diventato adulto allora vuol dire che ti è andata di culo. Tra virus e cazzate varie, spesso hai rischiato il Game Over anticipatamente.
4 Ovunque ci sono nemici che non vedono l’ora di farti fuori
L’intero gioco è disseminato di stronzi che vogliono farti fuori, di tanto in tanto incontri super-stronzi che richiedono tattiche ben congegnate per consentirne l’eliminazione. In ogni caso saranno sempre presenti personaggi messi lì solo per romperti le palle.
5 Sei costretto ad ingegnarti se vuoi arrivare fino alla fine
Come in Super Mario, nella vita hai bisogno di sbattere la testa contro i muri per guadagnare un po’ di bonus in più.
6 Più vai avanti e più le cose sembrano complicarsi
Man mano che vai avanti i livelli diventano più difficili e, proprio come nei platform game, sei costretto a fare salti mortali per andare avanti. Non importa quanto sia stato bastardo l’ultimo nemico che hai battuto, quello che viene dopo è più grosso e più bastardo.
7 È più facile se si gioca in modalità multiplayer
Se la partita è in multiplayer è più semplice andare avanti. I livelli (gli anni) sembrano essere studiati per essere affrontati da una sola persona e proprio per questo diventano più facili quando si è in compagnia.
8Questione di soldi
Un po’ alla volta i gettoni iniziano a diminuire e impari ad essere più riflessivo. Discorso a parte per i figli di papà che iniziano la partita con molti più gettoni, hanno molta più possibilità di arrivare fino alla fine in tutta tranquillità. Invece per quelli poveri che iniziano con pochi gettoni hanno solo due alternative: o si ingegnano o si fottono.
9 Ci vuole tanto “culo”
Sia nella vita reale che nel mondo dei videogame c’è un fattore importante da non sottovalutare: il fattore culo.
Avere culo nel momento giusto può aiutarci a superare indenni e senza il minimo sforzo un pericolo, a battere un boss o raggiungere una piattaforma. Naturalmente c’è chi ne ha di più e chi come me ne ha di meno.
10 Alla fine siamo tutti uguali
È la cosa più democratica di tutte. Tutti dovranno fare, prima o poi, i conti con il “Game Over”
La cosa fondamentale, la più importante di tutte, è una sola: Mai arrendersi! Trovare sempre le giuste motivazioni per andare avanti.
In fondo, se ci pensi, i giochi facili hanno sempre recensioni bassissime e possono andar bene se hai 12 anni. È anche vero che quelli troppo difficili alla lunga diventano frustranti, ma vuoi mettere la soddisfazione di aver finito un videogioco difficilissimo?