Prendi un paio di scarpe brutte che non venderesti nemmeno con i saldi al 99%, aggiungi poi un vero esperto di marketing ed avrai la ricetta perfetta per fare il botto.
Qualcuno ha anche notato che potrebbe esserci una stretta correlazione tra il covid, con la conseguente perdita del gusto, e il successo di queste scarpe. Ma come siamo arrivati a tutto ciò? Con un massiccio uso di pubblicità sui cartelloni stradali? No! Con tanto volantinaggio? No! Con spot televisivi mandati in onda a ripetizione? Ancora no!
Lidl non ha speso un solo centesimo per pubblicizzare alla vecchia maniera questo paio di schifezze. E allora come è possibile tutto questo clamore? Lo ha fatto in un modo nuovo. Noi possiamo fare solo supposizioni. Andreotti diceva:
“A pensar male degli altri si fa peccato, ma quasi sempre ci si indovina”
Dato che sai di voler piazzare sul mercato delle scarpe che:
- Valgono il prezzo di vendita, cioè 13€;
- Oggettivamente sono brutte;
- Difficilmente qualcuno userà sia per uscirci che per fare sport;
- Difficilmente qualcuno comprerà;
- Probabilmente resteranno a prendere polvere nei magazzini di stoccaggio.
Allora come fare? In un modo semplice ma efficace, quasi diabolico.
Ribadisco che le mia è una semplice supposizione, eppure secondo me è così che è andata la riunione dei vertici Lidl:
– Allora signori, il budget pubblicitario non va speso nel modo classico. Niente pubblicità tradizionale perché altrimenti nessuno le acquisterebbe!
+ E allora, come facciamo?
– Una piccola somma dovrà andare agli influencer dei Social come Tik Tok, YouTube e Instragram. Quelli per una marchetta venderebbero pure le loro madri. Gli chiediamo di farsi immortalare mentre le indossano senza mai far riferimento al fatto che sia una pubblicità.
+ Geniale! E poi?
– Poi dobbiamo far trapelare la notizia che si tratti di un’edizione speciale a numero limitato, molto rara. Arrivati a questo punto creeremo su eBay decine di inserzioni con aste farlocche che, a suon di rilanci, arrivino a toccare cifre di migliaia di euro, fa niente che poi dovremo pagare le commissioni di vendita ad eBay, abbiamo la restante parte del budget da spendere.
+ Non riusciamo a seguirla, a cosa servono le aste su eBay?
– Se si sparge la voce, con l’aiuto di compiacenti testate giornalistiche, che un paio di scarpe di merda da 13 Euro possono essere rivendute su eBay a migliaia e migliaia di euro in più, la gente farà a gara per accaparrarsele. Molti le acquisteranno solo per poi tentare di rivenderle, intravedendo nell’affare la possibilità di un guadagno facile. Si sentiranno furbe e noi nel frattempo faremo sold-out!
Chapeau Lidl!
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